11 gennaio 2010
In nome del padre
"Avere un figlio è come andare a scuola" disse Michele, guardando il semaforo in fondo alla strada che lampeggiava un giallo intermittente che pareva bucare il buio. "Oggi è il tuo primo giorno di scuola" disse a Totino senza distogliere lo sguardo dal semaforo.
Gli piaceva, forse. O forse lo aiutava a concentrarsi. Aveva bevuto molto, non voleva ingarbugliare la lingua e i pensieri.
"E' per questo che ti senti strano, stonato" continuò Michele "tu non sei ancora un padre, lo diventerai. Sarà tuo figlio ad insegnartelo. Imparerai a gattonare assieme a lui, dirai le tue prime parole di padre quando le dirà lui. Gli è cresciuto nella pancia a Donatella, non ha bisogno di saperlo che è sua madre. Sei tu che devi diventargli padre. Sei tu che devi perdere il tuo centro e saper vivere asimmetrico per tutta la vita. Augurati che tuo figlio sia un ottimo maestro. E tu il migliore degli allievi."
tratto da "In nome del padre" di Gianni Biondillo.
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