Caro papà, calde e forti sono le tue mani mentre accarezzi la pancia della mamma e io, dentro, mi sento blandire dalla grandezza del suo sentimento.
Sono dolci coccole che sento e mi dicono: ciao tesoro mio, sono il tuo papà e ti sto aspettando.
Grande è la mia gioia e muovendomi ti tiro un calcetto.
Oh no, ti prego resta! Ma cosa dici?… Non è vero che mi dai fastidio… ti prego continua!
Com’è possibile che tu mi dia noia!
Com’è possibile che io non ti riconosca!
E’ assurdo pensare che io non ti accetti, ricordi?... per metà sono te!
Sono fatto della tua stessa sostanza, della tua stessa essenza.
Accarezzami ancora, parlami io ti ascolto.
Certo che per la mamma è più facile intuirmi, sentirmi, ma non pensare di essere così lontano da noi; anzi ti confido una cosa: quando tu l’abbracci, l’aiuti in casa, le dai dei baci, le fai regali, le fai le coccole, insomma quando lei, grazie a te, è contenta, le viene una specie di “formicolio” nel cuore.
Sai io me ne accorgo perché il suo cuore è un po’ più su, appena sopra di me.
Quel “formicolio” pian piano scende e fa brillare tutto il mio liquido… è una sensazione bellissima e la devo a te.
Allora penso che sarà molto bello nascere in una famiglia con un papà e una mamma come voi e che il destino è stato molto generoso con me.
Cammineremo insieme per un lungo tratto della nostra vita, a volte andremo spediti in discesa, altre arrancando in salita, ma comunque avrò la mia mano nella vostra e sarò sorretto.
Continua allora ad accarezzarmi e parlami avendo la certezza che io ti sono grato e che so che il mio papà già da ora.
In attesa di quel giorno che, con dolore, angoscia e paura io nascerò, tu sarai lì sostenendo e dando così forza a noi: io e la mamma.
Sarai lì con lei per celebrare e festeggiare la mia venuta al mondo.
Immensa sarà allora la felicità dell’incontro, sbigottito sarà nel riconoscere l’odore della mamma, il battito del suo cuore, la sua voce, meravigliato di sentire la tua mano su di me; ammiccando con gli occhi che per la prima volta vedranno “il fuori” riconoscerò la sagoma del volto della mamma e del tuo volto e sarà… Amore!
Caro papà, calde e forti sono le tue mani che amorevoli vigilano fin da ora, su di me.
Con amore, il tuo Angelo
Sono dolci coccole che sento e mi dicono: ciao tesoro mio, sono il tuo papà e ti sto aspettando.
Grande è la mia gioia e muovendomi ti tiro un calcetto.
Oh no, ti prego resta! Ma cosa dici?… Non è vero che mi dai fastidio… ti prego continua!
Com’è possibile che tu mi dia noia!
Com’è possibile che io non ti riconosca!
E’ assurdo pensare che io non ti accetti, ricordi?... per metà sono te!
Sono fatto della tua stessa sostanza, della tua stessa essenza.
Accarezzami ancora, parlami io ti ascolto.
Certo che per la mamma è più facile intuirmi, sentirmi, ma non pensare di essere così lontano da noi; anzi ti confido una cosa: quando tu l’abbracci, l’aiuti in casa, le dai dei baci, le fai regali, le fai le coccole, insomma quando lei, grazie a te, è contenta, le viene una specie di “formicolio” nel cuore.
Sai io me ne accorgo perché il suo cuore è un po’ più su, appena sopra di me.
Quel “formicolio” pian piano scende e fa brillare tutto il mio liquido… è una sensazione bellissima e la devo a te.
Allora penso che sarà molto bello nascere in una famiglia con un papà e una mamma come voi e che il destino è stato molto generoso con me.
Cammineremo insieme per un lungo tratto della nostra vita, a volte andremo spediti in discesa, altre arrancando in salita, ma comunque avrò la mia mano nella vostra e sarò sorretto.
Continua allora ad accarezzarmi e parlami avendo la certezza che io ti sono grato e che so che il mio papà già da ora.
In attesa di quel giorno che, con dolore, angoscia e paura io nascerò, tu sarai lì sostenendo e dando così forza a noi: io e la mamma.
Sarai lì con lei per celebrare e festeggiare la mia venuta al mondo.
Immensa sarà allora la felicità dell’incontro, sbigottito sarà nel riconoscere l’odore della mamma, il battito del suo cuore, la sua voce, meravigliato di sentire la tua mano su di me; ammiccando con gli occhi che per la prima volta vedranno “il fuori” riconoscerò la sagoma del volto della mamma e del tuo volto e sarà… Amore!
Caro papà, calde e forti sono le tue mani che amorevoli vigilano fin da ora, su di me.
Con amore, il tuo Angelo
*sigh*
RispondiElimina*sob*
oooh com'è commovente!!